Quali sono gli strumenti essenziali per un pasticcere vegan?

Strumenti pasticcere

Oggi un po’ di teoria: un pasticcere vegan è un professionista che lavora con ingredienti spesso poco comuni (pensiamo, per esempio, all’aquafaba o all’agar agar), ma quando si parla di strumenti essenziali esiste una base comune da seguire. Sembra scontato, ma ci sono alcune attrezzature indispensabili per iniziare, che si rivelano però un must anche dopo, nei laboratori già avviati. Di cosa parliamo esattamente?

Il forno

È da questo elettrodomestico che passa gran parte della magia legata al lavoro di pasticcere: senza un buon forno professionale, è difficile decollare. Naturalmente, oltre a orientarsi su prodotti qualitativamente superiori che garantiscano la cottura ottimale, è importante saper scegliere quello più adatto alle proprie esigenze: per esempio, come capire se preferire un forno statico o uno rotativo? Il primo è più adatto per una produzione modesta, talvolta anche più “di nicchia” e ricercata; se la produzione è invece abbondante e continua, sarà necessario ricorrere a un forno rotativo. Di forni per la pasticceria ne esistono veramente di tutti i tipi, di tutte le dimensioni e con caratteristiche tecniche precise: maggiore sarà l’accuratezza della scelta, migliori saranno i risultati in termini produttivi.

Impastatrice e monta panna

Anche qui, partiamo col dire che è necessario affidarsi a un prodotto professionale, perché l’impastatrice è uno degli strumenti fondamentali per un pasticcere vegan. In questo caso, non sono solo le dimensioni un discrimine importante, ma anche la potenza: è chiaro che un professionista abbia bisogno di uno strumento funzionale, rapido ed efficiente, ed è quindi fondamentale orientarsi su modelli dai 300w in su. Lo stesso vale per il monta panna, che avrà a che fare con panne vegetali talvolta un po’ più complesse da lavorare (ma non se si sceglie il prodotto giusto!): è importante affidarsi a strumenti professionali potenti e veloci.

Un buon frullatore

In pasticceria, un buon frullatore svolge tantissime funzioni, dallo sminuzzare al polverizzare, dal frullare al montare: sceglierne uno professionale e di ottima qualità è fondamentale! Qui, a fare la differenza, è la potenza del motore (che dovrebbe essere a corrente alternata) ma soprattutto la lunghezza e il numero delle lame, che devono essere almeno 6 e più lunghe di quelle di un frullatore domestico, in modo che si eviti il deposito degli ingredienti sotto di esse.

Piano cottura adeguato

Acciaio, vetro, vetro smaltato; a gas, a induzione, con piastre elettriche: c’è davvero l’imbarazzo della scelta! Quello che è certo è che anche in questo caso è necessario prediligere l’utilità, optando per un piano cottura il più grande possibile – in modo tale da velocizzare i tempi di preparazione – e in un materiale facilmente lavabile. In questo caso l’acciaio risulta il migliore, anche se può essere più oggetto di altri ai segni di usura.

Tortiere, teglie, stampini

Mai come in questo caso, vale la regola “chi più ne ha, più ne metta”! In un laboratorio di pasticceria è fondamentale avere a disposizione teglie e tortiere di ogni forma e dimensione, che si possano adattare al meglio a ogni preparazione. Anche se il materiale antiaderente è quello più gettonato negli ultimi anni, sarebbe invece meglio optare per strumenti in acciaio: più facile da pulire, tende a rovinarsi meno facilmente e dura più a lungo. Anche all’interno di questa categoria ne esistono di vari tipi (acciaio inox, acciaio alluminato, acciaio al carbonio, ecc.) ed è sempre bene valutare le proprie esigenze prima dell’acquisto. Molto diffuso è anche l’alluminio, leggero e versatile ma che – anche nel caso di prodotti non usa e getta – si usura più facilmente.

Tantissima pazienza!

Sembra una battuta, ma c’è un fondo di verità: quando si sceglie la pasticceria – e ancora di più quando si opta per dolci 100% vegetali – non è sempre facile ottenere i risultati sperati, tra sapori, aromi e consistenze. La pasticceria è un’arte fatta in gran parte di sperimentazione, a cui si aggiungono necessariamente anche passione e impegno. Quindi, il punto di partenza è sicuramente optare per gli strumenti professionali migliori, ma non dimentichiamo che la dedizione e, perché no, anche i fallimenti faranno necessariamente parte dell’equazione.

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